venerdì 17 luglio 2015

INTERVISTA A PAOLO DI DONATO





SICUREZZA & CHIAREZZA


Lo Schiaffo 321 ha intervistato il signor Paolo Di Donato, responsabile del Consorzio Maleventum, la società esperta in emergenze umanitarie, che gestisce i migranti in Valle Caudina e non solo.



Il Consorzio sannita ha lavorato nelle operazioni Nordafrica (post guerra Libia), Mare Nostrum ed ora Triton. Di Donato lavora per il Governo Italiano con ottanta dipendenti ed ha gestito l’accoglienza di oltre duemila profughi negli anni. Di Donato è un sociologo, esperto in geopolitica e sicurezza globale. Il Maleventum ha poliambulatori mobili per emergenze post calamità, immobili a Caserta per l’emergenza abitativa, un centro chiamate finanziato dalla Regione per unità di crisi in caso di emergenze con personale poliglotta che parla in russo, arabo, inglese e francese. Di Donato è stato anche consigliere comunale a Sant’ Agata dei Goti nel Nuovo Centro Destra, anche se eletto nell’Udeur. Dopo l’elezione è passato con il NCD al seguito di Nunzia De Girolamo per amicizia personale. Prima dell’incontro di stasera ad Airola gli abbiamo fatto delle domande per informare le nostre lettrici ed i nostri lettori. Nei due centri di Airola, che ospiteranno 70 migranti, lavoreranno 20 operatori assunti come per legge.
Buona lettura.

d- Signor Di Donato, oggi c'è il consiglio comunale aperto ad Airola sulla questione profughi. Cosa si aspetta dall'incontro?
r- Mi aspetto che prevalga il buonsenso e che, soprattutto, l’argomento non sia oggetto di speculazione politica . Airola è sempre stata una città industrializzata, capirà e collaborerà.

d-Lei gestisce direttamente queste operazioni. Cosa può dire alla popolazione che ha sete di sicurezza?
r- Ai cittadini dico di stare sereni e tranquilli. La nostra esperienza e professionalità, nel gestire tali operazioni , ci porta ad essere ottimisti e garanti.

d- Può illustrare alle nostre lettrici ed ai nostri lettori la situazione della Valle Caudina sul fronte immigrati?
r- Attualmente abbiamo dieci centri in Provincia di Benevento per una capacità ricettiva di 650 migranti. Al momento ne ospitiamo 450. Il primo centro è stato aperto a Montesarchio, 17 mesi, fa dove sono collocati 110 migranti, mai oggetto di attenzione da parte delle forze dell ordine. Il centro più vicino ad Airola è quello di Paolisi dove ci sono 50 stranieri. Alcuni mesi fa ci fu una contestazione sfociata in un blocco stradale di pochi minuti. Protestavano contro il ritardo della convocazione da parte della commissione regionale che deve valutare la loro richiesta di asilo. Questa convocazione deve avvenire, in base agli accordi di Dublino (convenzione per cui vengono accolti ) entro 60 giorni, ma in questo frangente aspettano addirittura oltre 12 mesi. Quindi capiamo le loro amarezze, ma non condividendo il modo di protesta.

d- C'è il rischio di alzare polveroni mediatici e di creare panico tra la gente. Cosa consiglia a chi fa informazione?
r- A chi fa informazione e ai politici consiglio di non speculare sull’argomento. La maggior parte di chi viene in Italia scappa dalla guerra o da persecuzioni religiose. Il 50 % degli ospiti sono cristiani. L’altra parte scappa da fame e dall’ignoranza voluta dai loro governi.

d- Infine, il sindaco Napoletano ha accolto le richieste dei quasi 400 firmatari. Potrebbe svilupparsi un effetto a catena su tutta la Valle Caudina?

r- Nessun effetto a catena. Non vedo i motivi se non quelli speculativi. Chi vuole creare allarmismo sociale, per fini speculativi, sarà perseguitato come per legge .Chi ha firmato la richiesta di consiglio comunale aperto vuole sono essere aggiornato sull’argomento. Sono certo che i propositi sono costruttivi e non distruttivi. Il popolo ha il diritto di sapere e il dovere di osservare le leggi, come i migranti hanno diritto di potersi recare in Stati dove vige la democrazia, ma hanno anche il dovere di adeguarsi alla nostra cultura e, soprattutto, di osservare tutte le leggi. Oggi finisce il Ramadan , in arabo: رمضان‎, e il mio augurio è rivolto a tutti i musulmani del mondo, ricordando loro che in Italia amore, rispetto e solidarietà non si vendono e non si comprano, ma si conquistano.

Nessun commento:

Posta un commento